Secondo la L. 46/90 in un impianto elettrico in bassa tensione con l’installazione di un interruttore differenziale ad alta sensibilità (Iδn = 30mA) si protegge la persona dai contatti indiretti. Mi chiedo quindi a cosa serve la realizzazione dell’impianto di messa a terra.

Per la precisione è il “Regolamento di attuazione  alla L 46/90 cioè il DPR 447/91, che stabilisce all’art. 5 comma 8 “si considerano ADEGUATI gli impianti elettrici preesistenti che siano, a monte degli stessi, sezionabili, protetti contro le sovracorrenti, contro i contatti diretti e contro i contatti indiretti o, in alternativa di questi ultimi venga installato un interruttore differenziale ad alta sensibilità avente corrente nominale non superiore a 30 mA”.
Tutto ciò era realizzabile sino al 31 dicembre 1998 termine ultimo per l’applicazione del regolamento di attuazione citato. Oltrepassato tale termine qualsiasi intervento effettuato sull’impianto deve essere fatto a regola d’arte, rispettando cioè le norme di buona tecnica vigenti in materia, come imposto dalla L. 186/68, la quale riconosce alle norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) la presunzione di regola d’arte. Il riferimento in questo caso è la norma CEI 64-8, secondo la quale l’impianto di messa a terra è parte integrante di un impianto elettrico.
Infine l’installatore deve rilasciare la dichiarazione di conformità dell’impianto realizzato, con la quale dichiara di aver collaudato l’impianto elettrico che ha realizzato, avendo eseguito le prove e le verifiche previste.
In conclusione un impianto elettrico realizzato a regola d’arte risulta sempre protetto dalle sovracorrenti, dai contatti diretti e da quelli indiretti; essendo anche munito dell’impianto di messa a terra i guasti sulle masse e masse estranee, che andrebbero in tensione in caso di contatto (per guasto o caduta di isolamento) con parti attive dell’impianto elettrico, determinerebbero automaticamente l’intervento dei dispositivi di protezione, con il conseguente sezionamento della parte di impianto interessata.

Interruttore differenziale “salvavita” e impianto di messa a terra

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