CAMPI ELETTROMAGNETICI
SERVIZI OFFERTI
- Ricognizione delle sorgenti presenti in azienda meritevoli di approfondimento e valutazione specifica.
- Misure di campo elettrico ed induzione magnetica a frequenza compresa tra 5 Hz e 400 kHz a banda stretta, generate da elettrodotti, cabine elettriche, impianti industriali, etc.
- Misure di campo elettromagnetico ad alta frequenza in banda larga (100 kHz < f < 6,5 GHz) generate da impianti di telecomunicazioni, antenne radio, ripetitori telefonici radio base, impianti industriali, etc.
- Stesura della relazione tecnica ai fini della valutazione del rischio.
- Identificazione delle misure di prevenzione-protezione individuali e collettive per la riduzione o eliminazione del rischio.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
- D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 Titolo VIII Capo IV e s.m.i.
- Direttiva 2013/35/UE “sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) (ventesima direttiva particolare ai sensi dell’articolo 16, paragrafo 1, della direttiva 89/391/CEE) e che abroga la direttiva 2004/40/CE”. (Data emanazione: 26/06/2013)
- Indicazioni Operative sulla Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici (D.Lgs. 81/2008 Titolo VIII capo IV), Coordinamento tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Provincie Autonome in collaborazione con ISPESL e ISS, Revisione 01 del 20/06/2019.
- Guida non vincolante di buone prassi per l’attuazione della direttiva 2013/35/UE relativa ai campi elettromagnetici [Commissione europea – Direzione generale per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione, Unità B3, manoscritto completato nel novembre 2014].
- Norma CEI 211-6 “Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell’intervallo di frequenza 0 Hz – 10 kHz, con riferimento all’esposizione umana”.
- Norma CEI 211-7 “Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell’intervallo di frequenza 10 kHz – 300 GHz, con riferimento all’esposizione umana”.
PRINCIPALI SORGENTI IN AMBITO DI LAVORO
Un elenco (non esaustivo) di attrezzature o situazioni espositive che devono essere attentamente valutate è riportato a seguire.
- Reti di alimentazione elettrica nel luogo di lavoro e circuiti di distribuzione e trasmissione dell’elettricità che sorvolano il luogo di lavoro e non soddisfano i criteri necessari per la giustificabilità (campo magnetico: corrente di fase superiore a 100 A; campo elettrico: conduttori nudi aerei a tensione superiore a 110 kV o linee aeree a tensione superiore a 150 kVA)
- Elettrolisi industriale (sia con correnti alternate che continue)
- Saldatura elettrica di ogni tipo (MIG/MAG, a elettrodo, TIG, ad arco sommerso etc.)
- Taglio al plasma
- Forni fusori elettrici e a induzione
- Riscaldamento a induzione
- Riscaldamento e asciugatura a microonde
- Apparecchi per magnetoscopia, magnetizzatori in genere
- Equipaggiamento per verniciatura elettrostatica
- Apparecchi di illuminazione speciali attivati con radiofrequenza (RF) o microonde
- Dispositivi al plasma in RF (compresa la deposizione sotto vuoto e la polverizzazione catodica)
- Apparecchi per diatermia (marconiterapia e radarterapia) (tutti gli apparecchi elettromedicali che utilizzano sorgenti RF con potenza media emessa elevata (>100 mW) Sistemi elettrici per la ricerca di difetti nei materiali)
- Radar (per il controllo del traffico aereo, militare, del tempo e a lungo raggio. (tipicamente con potenza > 100 nW)
- Trasporti azionati elettricamente: treni e tram
- Tutti gli apparecchi elettromedicali per applicazioni intenzionali di radiazioni elettromagnetiche o di applicazione di correnti
- Antenne delle stazioni radio base (le valutazioni sono necessarie solo se i lavoratori possono essere più vicini all’antenna rispetto alle distanze di sicurezza stabilite per l’esposizione del pubblico)